MSC ha pubblicato l’1 febbraio una proposta di aggiornamento del suo Standard per la pesca sostenibile che sarà aperta alla revisione pubblica per i prossimi 60 giorni. Gli aggiornamenti proposti da MSC includono un rafforzamento dei requisiti sulle specie in pericolo, minacciate e protette (ETP), sull’asportazione di pinne di squalo, sugli attrezzi fantasma e hanno l’obiettivo di semplificare, ove possibile, i requisiti per le valutazioni.
La bozza fa parte di un processo di revisione periodica, che assicura che lo Standard MSC per la pesca sostenibile sia sempre aggiornato e rifletta le migliori pratiche nella gestione della pesca. A oggi, 446 attività di pesca, che rappresentano il 17% del pescato marino globale, sono certificate secondo lo Standard MSC.
La revisione, iniziata nel 2018, ha rappresentato la più ampia consultazione mai intrapresa dall’organizzazione, coinvolgendo più di 1.000 stakeholder tra cui esperti di pesca, valutatori, ONG e rappresentanti del settore. I miglioramenti derivanti dalla revisione garantiranno che la pesca certificata MSC continui ad essere leader mondiale nella sostenibilità ittica.
“Questo Standard distilla scienza, conoscenze e migliori pratiche in un insieme tangibile di requisiti per la pesca -ha precisato Rohan Currey, chief Science & Standards Officer di Marine Stewardship Council- e rappresenta uno degli strumenti più potenti che abbiamo per assicurare un futuro sostenibile per la nostra pesca e i nostri oceani”.
La speranza è che la pesca certificata secondo lo Standard MSC aiuti a guidare lo sforzo collettivo per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU.
Proposte politiche
Le proposte includono un nuovo metodo per identificare le specie e gli stock che hanno bisogno di ulteriore protezione. Le attività di pesca dovranno eliminare o ridurre al minimo il loro impatto su di esse per permettere la ripresa delle loro popolazioni.
Anche se l’asportazione di pinne di squalo è già vietata nella pesca certificata MSC, i nuovi requisiti proposti richiederanno a tutte le attività di pesca che trattengono squali di avere una policy FNA (Fins Naturally Attached), senza eccezioni. Questa proposta è motivata da consultazioni e ricerche indipendenti che hanno dimostrato che aver euna policy FNA è la soluzione più efficace per evitare l’asportazione di pinne di squalo.
Lo Standard MSC aggiornato includerà anche dei requisiti rafforzati sugli attrezzi fantasma, che secondo la FAO devono essere regolati con urgenza “per il bene della vita marina e delle comunità che dipendono da essa”. Lo Standard rafforzerà quindi i requisiti per gli attrezzi da pesca persi o scartati in mare. Per ridurre il rischio di cattura involontaria o di impigliamento di vita marina in attrezzi fantasma, la pesca dovrà implementare misure di gestione per prevenirne la perdita e minimizzarne l’impatto.
La complessità dello Standard è stata anche ridotta per rendere le valutazioni più efficienti. Mentre le attività di pesca devono ancora raggiungere lo stesso livello di performance, l’intero Standard è stato rivisto per semplificarne il linguaggio, rimuovere le ambiguità e ridurre il numero di indicatori con cui le attività di pesca vengono valutate. Di conseguenza, il numero di questioni di punteggio è stato complessivamente ridotto, mentre è ancora richiesto lo stesso livello di prestazioni.
Queste e altre proposte sono consultabili on-line.
Il passo successivo
Dopo l’approvazione della bozza di Standard da parte del Board of Trustees di MSC, il processo è entrato nella sua fase finale, la revisione pubblica di 60 giorni aperta fino a lunedì 4 aprile.
Le parti interessate possono partecipare a un sondaggio online e commentare gli aggiornamenti proposti in base alla percepia efficacia, applicazione e monitoraggio.
La bozza completa dello Standard MSC è disponibile anche online. Chiunque sia interessato a conoscere meglio le revisioni è invitato a partecipare a un webinar pubblico che si terrà il 15 febbraio.
Il consiglio di amministrazione di MSC deciderà l’approvazione dello Standard a giugno 2022.
“L’annuncio di oggi rappresenta il culmine di centinaia di contributi di scienziati, esperti di pesca, ambientalisti, aziende, governi e molti altri” conclude Currey. “Siamo enormemente grati a tutti coloro che hanno fornito input e intuizioni durante la revisione”.