La stretta vicinanza temporale a eventi internazionali dedicati all’agricoltura, all’ambiente e al cambiamento climatico come il G20 sull’Agricoltura di Firenze, la settimana del PreCop-26 a Milano e la conferenza Cop-26 che si svolgerà a Glasgow ai primi di novembre, carica inevitabilmente di aspettative l’appuntamento di sabato 16 ottobre con il World Food Day.
Mare Aperto, azienda leader in materia di sostenibilità nel comparto delle conserve ittiche, accoglie e rilancia il tema scelto dalla FAO per l’edizione 2021 della Giornata Mondiale dell’Alimentazione: “Le nostre azioni sono il nostro futuro – Una produzione migliore, una nutrizione migliore, un ambiente migliore e una vita migliore”.
“Facciamo nostro l’appello lanciato dalla FAO per un’assunzione di responsabilità che coinvolga tutti gli attori del sistema agroalimentare, nessuno escluso, affinché la sostenibilità passi dal piano dei buoni propositi a quello delle scelte concrete, che abbiano ricadute tangibili sull’ambiente e sull’accesso al cibo – dichiara Carlos Blanco, amministratore delegato di Mare Aperto. I messaggi di questa ricorrenza sono in totale sintonia con l’impegno che abbiamo assunto verso l’ambiente, le risorse marine e le persone con il programma di responsabilità sociale d’impresa We Sea. Contrastare la pesca illegale, migliorare costantemente i processi produttivi abbattendo i consumi d’acqua e di energia da fonti fossili, azzerare lo spreco di materia prima sono il nostro modo di contribuire quotidianamente alla sicurezza alimentare e alla nutrizione per tutti senza compromettere il fragile equilibrio del pianeta.”
La sintonia di Mare Aperto e dell’industria conserviera spagnolo Jealsa, cui l’azienda genovese fa capo dal 2015, con i temi portanti del World Food Day è tutto tranne che occasionale. Il Gruppo, infatti, è impegnato da tempo a conformare le proprie attività agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) tracciati dall’ONU nella sua Agenda 2030. Nello specifico, Jealsa contribuisce a 15 dei 17 SDGs, di conseguenza Mare Aperto è allineato ad alcuni macro-obiettivi più strettamente legati a questa ricorrenza.
Mare Aperto produce conserve alimentari di qualità, sane e sicure, nel pieno rispetto delle normative nazionali e internazionali di settore e degli stringenti standard industriali IFS e BRC, oltreché in ottemperanza allo standard ISO 9001. L’azienda, in particolare, ha ampliato la sua offerta con proposte innovative come il tonno “Leggero”, oppure “Basso in Sale”, o, ancora, con “la giusta quantità di olio o di acqua minerale”, che permette di preservare il sapore dei prodotti ma è migliorativa in un’ottica di sostenibilità, praticità e integrazione nei regimi dietetici e negli stili di vita dei consumatori.
Dal 2019, grazie all’energia generata dai parchi eolici propri e partecipati, il Gruppo ha annunciato di aver portato a compensazione la totalità delle sue emissioni di CO2 grazie al fatto che sia possiede direttamente sia partecipa allo sfruttamento di parchi eolici che raggiungono una potenza installata di 190MW. Altri investimenti rilevanti in ottica di produzione sostenibile hanno riguardato la riduzione nell’uso delle materie plastiche e dell’impronta idrica. Il nostro Sistema di Gestione Ambientale rispetta i requisiti della norma ISO 14001.
Tra i progetti che concorrono al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, spicca il supporto al progetto Patto contro lo Spreco Alimentare promosso da Too Good To Go. Si tratta di un’alleanza virtuosa che mira ad abbattere gli sprechi alimentari nei prossimi anni con azioni e iniziative concrete a tutti i livelli della filiera agroalimentare. Jealsa, inoltre, è un’eccellenza nell’industria conserviera europea per essersi strutturata per integrare il recupero e la valorizzazione del 100% della materia prima nella sua produzione attraverso un proprio ecosistema di aziende specializzate. Infatti, le parti del pescato non destinate all’alimentazione umana sono recuperate e trasformate in prodotti di alta qualità, destinati a diversi mercati come l’acquacoltura, il pet food e l’industria cosmetica. Riguardo al confezionamento, inoltre, l’azienda utilizza solo packaging riciclabile e il cartoncino dei cluster è certificato FSC come proveniente da foreste gestite responsabilmente.
Mare Aperto e Jealsa hanno acquisito la leadership in materia di sostenibilità nel comparto delle conserve ittiche in virtù del loro rigore nel garantire che la materia prima impiegata nelle loro conserve ittiche provenga esclusivamente da fonti di approvvigionamento sostenibile e non dalla cosiddetta IUU – pesca illegale non dichiarata né regolamentata.
A riprova di ciò figurano l’affiliazione all’International Seafood Sustainability Foundation (ISSF) e l’ottenimento delle certificazioni volontarie Marine Stewardship Council (MSC), Friends of the Sea (FOS) e
(APR), che impongono standard particolarmente rigorosi e sfidanti alle attività svolte dalle flotte dei pescherecci. In particolare, nell’ultimo anno il gruppo ha ottenuto per la sua flotta di pescherecci la certificazione MSC per la pesca del tonno Skipjack realizzata su banchi liberi nell’Atlantico, la quale si aggiunge a quella già ottenuta per il tonno a pinne gialle.
Jealsa ha, inoltre, sottoscritto il protocollo Dolphin Safe e stretto alleanze con la Sustainable Fisheries Partnership, la International Pole & Line Foundation e la Global Ghosh Gear Initiative, organizzazioni che promuovono la diffusione di buone pratiche di pesca sostenibile.
“Il settore delle conserve di tonno viene generalmente dipinto come abbastanza tradizionalista anche nell’approccio alla sostenibilità, intesa in primis come relativa all’ambiente marino – conclude Blanco. Con We Sea abbiamo dimostrato come sia possibile puntare a una sostenibilità a 360 gradi, attenta alla protezione dell’ambiente, pienamente rispettosa della materia su cui lavora a ma anche delle persone.”